La presenza massiccia di rapper tra i 30 Big di Sanremo 2025 scatena le polemiche sui social. I dettagli e i commenti del pubblico.
L’annuncio dei 30 Big di Sanremo 2025 da parte di Carlo Conti ha acceso un vivace dibattito sui social media. La significativa presenza di rapper tra gli artisti selezionati ha diviso l’opinione pubblica, con discussioni animate su piattaforme come X, Instagram e Facebook. Mentre alcuni spettatori apprezzano l’apertura del Festival a nuovi generi musicali, altri temono che questa scelta possa allontanare Sanremo dalla sua tradizionale identità, storicamente legata a melodie classiche e ballate italiane.
Tra i nomi che hanno suscitato maggiore attenzione figurano Achille Lauro, Rkomi, Emis Killa, Tony Effe e Guè. La loro partecipazione ha sollevato critiche da parte di chi ritiene che il Festival stia dando troppo spazio al genere rap e urban, a discapito delle sonorità tradizionali dell’Ariston. Un utente su X ha commentato: “Sembra più un concerto rap che Sanremo”, esprimendo il disagio di una parte del pubblico legata alla tradizione.
Al contrario, molti giovani fan del rap difendono la scelta del direttore artistico, vedendola come un riconoscimento del ruolo centrale che questo genere ha assunto nella scena musicale italiana contemporanea.
Il dissing tra Fedez e Tony Effe
La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza in gara di Fedez e Tony Effe, protagonisti di un recente e acceso dissing. Tutto è iniziato a settembre 2024, quando Tony Effe ha pubblicato una performance per il format “64 Bars” di Red Bull, in cui lanciava frecciatine a Fedez, facendo riferimento anche all’ex moglie di quest’ultimo, Chiara Ferragni. Nella sua esibizione, Tony Effe ha dichiarato: “La Chiara dice che mi adora”, un evidente riferimento alla Ferragni
Fedez ha risposto prontamente con un brano intitolato “L’infanzia difficile di un benestante”, in cui accusava Tony Effe di ipocrisia e falsità. Il botta e risposta ha coinvolto anche altri artisti, tra cui Niky Savage, e ha alimentato una serie di scambi al vetriolo sui social media.
Il Festival di Sanremo tra tradizione e innovazione
Con l’edizione 2025, il Festival di Sanremo si conferma come un evento in continua evoluzione, capace di adattarsi ai mutamenti del panorama musicale italiano. La scelta di includere numerosi rapper potrebbe essere vista come un tentativo di attirare un pubblico più giovane e di avvicinare la kermesse alle tendenze attuali delle classifiche musicali.
Tuttavia, queste decisioni non sono mai esenti da critiche, soprattutto in un evento che rappresenta una parte importante della tradizione culturale italiana. Come da tradizione, Sanremo 2025 si preannuncia non solo come una competizione musicale, ma anche come un luogo di dibattito acceso, che continuerà ad animare il pubblico fino alla settimana del Festival, in programma dall’11 al 15 febbraio.